Mercoledì 28 novembre p.v., dalle ore 9:30, in occasione della “Festa dell’Albero”, sarà celebrata l’inaugurazione della “Communitas della biodiversità” sul terreno confiscato sito a Rosarno in località Carmine.
Il terreno, situato alla confluenza dei fiumi Mesima e Metramo, è stato affidato proprio dal Comune di Rosarno al Consorzio Macramè. Grazie al progetto “Mestieri legali”, sostenuto da Fondazione con il Sud, Macramè e i partner del progetto – Città Metropolitana di Reggio Calabria, Comune di Rosarno, Dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea, Legambiente, Arci, Associazione Omnia e le cooperative sociali Alba e Mani e Terra – hanno dato vita ad una comunità che associa alle attività puramente agricole, interventi di carattere educativo e ambientale i cui attori principali sono i migranti.
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Dopo due anni di intensa preparazione finalmente il terreno prende forma grazie allo sforzo dei partner tra cui la cooperativa Alba che più di tutti ha pagato il prezzo di intervenire sui beni confiscati, subendo un grave furto del parco mezzi che, grazie al generoso sostegno di tanti, è stato faticosamente ricostituito.
Il programma prevede l’accoglienza di una delegazione di alunni delle scuole di Rosarno, che a partire dalle 9:30 ne saranno gli assoluti protagonisti.
Saranno loro a tagliare simbolicamente il nastro che inaugura il luogo ad una fruizione pubblica, saranno sempre loro a dare vita ad un agrumeto storico con un abaco delle varietà con la piantumazione di tutte le undici specie di agrumi esistenti in natura ed alcuni ibridi, gentilmente forniti dai Vivai Nailma e dalla cooperativa Mani e Terra. Saranno ancora loro i primi cittadini a poter godere della bellezza del posto ascoltando anche il racconto di com’erano i luoghi prima del progetto e come lo diventeranno nel corso del tempo secondo il masterplan concepito assieme all’Università Mediterranea di Reggio Calabria con il concorso di tutti i partner, in particolare di Legambiente.
Ed infine saranno sempre gli studenti ad ascoltare le testimonianze delle Istituzioni locali, della Magistratura, dell’Agenzia dei Beni Confiscati, dei partner del progetto, nel racconto didascalico che con parole semplici spiega il vissuto della nostra esperienza.
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