Presentato l’Atlante di Giano, nasce una rete tra 30 enti gestori di beni confiscati
Giovedì 19 gennaio 2023, a Reggio Calabria, presso il bene confiscato La Nave di Teseo – Sala Spinelli di Parco Ecolandia, si è svolto l’evento conclusivo del “Progetto GIANO, conoscere il passato e guardare al futuro” finanziato dal Ministero dell’Interno dentro il PON legalità 2014-2020, alla presenza dei partner del progetto, Legacoop Calabria e Forum del Terzo Settore della Calabria, dei destinatari delle attività, di esperti e Istituzioni.
Dopo il saluto del Presidente del Consorzio Macramè, Gianni Pensabene, sono state tante le Istituzioni che hanno portato il proprio contributo ai lavori della mattinata. Il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, il dott. Massimo Nicolò, dirigente dell’ANBSC di Reggio Calabria, il dott. Verardi in rappresentanza dell’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Sono intervenuti anche: il consigliere delegato Giovanni Latella per la Metrocity di Reggio Calabria, l’assessore alla legalità del Comune di Reggio Calabria Giuggi Palmenta, per il Comune di Rizziconi il Sindaco Alessandro Giovinazzo, l’assessore Mario Siviglia del Comune di Melito Porto Salvo, il vicesindaco di Gioiosa Luca Ritorto e la sindaca di Villa San Giovanni Giusy Caminiti.
Tutte le Istituzioni hanno preso seguito la presentazione dell’Atlante di Giano, una pubblicazione, curata dalla prof.ssa Marina Tornatora e dall’arch. Noemi Asciutto, che raccoglie tutti i dati – tecnici, di analisi dei bisogni e progettuali – di 33 beni confiscati e dei rispettivi assegnatari, e che indica una visione, una strategia di intervento, coerente con i percorsi di accompagnamento, formazione e rete prodotti per e con i gli Enti gestori di beni confiscati destinatari di GIANO.
La seconda parte della mattinata ha visto protagonisti i destinatari di GIANO, con le testimonianze dirette di diverse organizzazioni che gestiscono beni confiscati: Raffaella Conci della cooperativa sociale Terre Joniche, Conny Aieta dell’Associazione San Benedetto Abate, Claudio Ivan Falbo del Centro Calabrese di Solidarietà, Domenico Modafferi della cooperativa sociale Rom 1995. Presenti molti altri enti gestori in sala, destinatari delle attività di Giano.
L’ultima parte del convegno ha visto il contributo della dott.ssa Antonella Sette, del Dipartimento transizione digitale e attività strategica della Regione Calabria e le conclusioni di don Ennio Stamile, rettore dell’Unirimi. L’appuntamento si è concluso con la firma dell’ultimo patto di rete tra i destinatari di GIANO, al fine di consolidare il rapporto instauratosi e non smarrire il lavoro di networking creato.
Grazie a GIANO, il Consorzio Macramè ha raggiunto 30 organizzazioni che gestiscono beni confiscati su tutte e 5 le province calabresi alle quali sono stati offerti percorsi di accompagnamento ed empowerment, un fitto calendario formativo e attività di networking. Con GIANO, infatti, Macramè ha siglato un primo protocollo di rete con l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno “Rossella Casini”, beneficiando in tal modo del supporto tecnico e scientifico nella predisposizione di un programma formativo, diretto dal prof. Nicola Fiorita, che ha visto alternarsi docenti ed esperti di massimo rilievo, con sei moduli formativi, sia in presenza sia a distanza, dedicati ai temi della valorizzazione e del riutilizzo dei beni confiscati. Il secondo protocollo di rete, siglato a Bologna con Legacoopsociali, ha consentito di raccontare le storie di tutti e 30 i destinatari, dentro la principale organizzazione di imprese sociali in Italia, con il pannello GIANO dentro la mostra “Metamorphosis. Il progetto dei beni confiscati” prodotta dal Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento architettura e territorio dArTe dell’Università Mediterranea.
Di seguito la rassegna stampa dell’evento:
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