Mestieri Legali
Creazione di una Comunitas della biodiversità per consentire l’inserimento lavorativo di persone immigrate
Il progetto “Mestieri legali” nasce dal ricordo ancora vivo dei fatti avvenuti nel gennaio del 2010, quando Rosarno è divenuta simbolo nazionale di rifiuto dell’altro, esplosione di disumanità, icona dello sfruttamento lavorativo attraverso la riproposizione di arcaiche forme di caporalato ai limiti della dignità e del rispetto della vita umana.
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Il contesto misto di immigrazione regolare/irregolare/clandestina e la presenza della “ndrangheta” hanno messo e mettono in evidenza che gli immigrati sono l’ultimo anello di un sistema malato, una filiera mafiosa in cui i criminali impongono il proprio basso prezzo. La mancanza del senso di comunità, dunque, favorisce l’assenza di legalità, la consapevolezza dei diritti, la collaborazione, la solidarietà e la giustizia; viceversa impedisce, l’accoglienza dell’altro portatore di cultura diversa come risorsa per lo sviluppo della società, la cultura del lavoro come benessere individuale e sociale, la crescita di un’economia etica, la cura e la valorizzazione dei beni comuni in quanto “proprietà condivisa” e di cui la comunità intera è responsabile. In questo contesto diventa essenziale e necessario che le componenti sane e proattive della società (enti pubblici, associazionismo, imprese, privati) sviluppino una sinergia tesa a promuovere, concretizzare, valorizzare e rendere valide ed efficaci: la presenza dei migranti sul territorio; le occasioni di scambio/condivisione/arricchimento tra comunità locale e migranti; l’uso dei beni confiscati alle mafie in chiave produttiva e di integrazione. A tutto ciò mira la presente proposta che, avendo a disposizione un bene confiscato, vuole far diventare un luogo “chiuso e privato” in un luogo “di contaminazione e appartenenza a tutte le comunità” di migranti e autoctoni.
Il progetto “Mestieri Legali” vuole consentire l’avvio di una attività produttiva su un bene confiscato alla ‘ndrangheta, sito in Rosarno (RC), di recente assegnato al Consorzio Terre del Sole. Nel suddetto terreno attraversato dal fiume Mesima, si vuole a creare una “Comunitas della biodiversità”, valorizzando il territorio ma soprattutto le persone che in quel territorio a vario titolo vivono e possono trovare un’attività lavorativa legale grazie al ruolo del partner Associazione Omnia promossa da immigrati e impegnata da anni nella tutela dei loro diritti, e del comune di Rosarno stesso impegnato in prima linea in questo processo virtuoso. Significa anche farlo diventare uno spazio su cui sperimentare nuove possibilità di inserimento lavorativo, di incontro e contaminazione culturale, di sviluppo dell’economia locale, di valorizzazione del territorio e del capitale umano, di realizzazione e sostenibilità di un circolo virtuoso di produzione di beni materiali e immateriali. In questo senso avverrà un processo di osmosi dalla cultura associativa dei diritti (rappresentata dalla citata associazione Omnia) alla cultura produttiva e qui entra in scena il partner cooperativa sociale Alba che nel territorio è presente con attività proprie di natura agricola e di manutenzione del verde. E ancora grazie al supporto di un partner nazionale di prestigio quale Legambiente, si prevede di realizzare, un parco naturalistico fluviale, dove la contaminazione tra territorio e persone, e tra le persone sia occasione di inserimento nella comunità, concretizzazione di reali opportunità di formazione e lavoro, recupero di attività agricole e vecchi mestieri, attivazione di percorsi di educazione ambientale e diffusione di mestieri legati all’ambiente.
Attraverso una relazione sinergica tra le differenti componenti del partenariato si promuove e realizza, così, una rete virtuosa di workfare che punta alla realizzazione di un ciclo sostenibile di attività produttive e inserimenti lavorativi, grazie alla possibilità di commercializzare: il bene in se in quanto parco, i suoi prodotti (compostaggio, agrumi, lombrico cultura…). Tutte le azioni previste sono focalizzate sull’integrazione socio lavorativa dei migranti: costruendo attorno ad essi una rete di collaborazioni istituzionali, sociali e produttive per consentire la valorizzazione di esperienze associative e di lavoro (anche autonomo) sostenibili e durature.
I Partner del progetto
- COMUNE DI ROSARNO
- COMUNE DI LAUREANA DI BORRELLO
- CIRCOLO LEGAMBIENTE REGGIO CALABRIA
- ALBA MULTISERVIZI
- OMNIA ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE
- ARCI COMITATO TERRITORIALE REGGIO CALABRIA