Assemblea soci 2020

Si è tenuta l’assemblea dei soci. Approvato all’unanimità il bilancio 2019

Si è tenuta sabato 18 luglio presso il Parco Ecolandia in località Arghillà di Reggio Calabria l’assemblea dei soci. Un’assemblea diversa dalle precedenti, la prima che ci vede riuniti tutti insieme dopo il momento critico degli ultimi mesi. Un anno particolare che ha costretto la nostra struttura e i nostri soci a riformularci, reinventarci, resistere.

Ha aperto l’assemblea Giancarlo Rafele che ha voluto specificare il momento complesso in cui si è mosso il Consorzio in questi mesi, ringraziare “i dipendenti che nonostante la crisi hanno portato avanti le loro mansioni, i loro compiti. E tutti i componenti del CdA che hanno mantenuto fede al mandato dello scorso luglio”. Il presidente si è soffermato sulla crisi del Welfare calabrese, sulla situazione di stallo a livello regionale.

Ha quindi proseguito il nostro direttore Giuseppe Carrozza che ha illustrato gli obiettivi raggiunti nel corso del 2019 con 1600 persone assistite (minori, disabili, anziani, tossicodipendenti, migranti), 744 dipendenti, 186 collaboratori, 108 consulenti, 96 volontari.

Abbiamo poi approvato all’unanimità il bilancio consuntivo chiuso al 31.12.2019 con un valore della produzione superiore a euro 2 milioni a cui si aggiunge quello dei soci pari a circa euro 9 milioni (aggiornato al 2018) e quello della COOP134, nostro socio sovventore, pari a circa euro 15 milioni.

Un risultato più basso rispetto al 2018 a causa della sospensione delle attività domiciliari con l’ASP di Reggio Calabria, ma pur sempre un risultato positivo generato:

– dai servizi delle cure domiciliari socio-sanitarie (oggi in assenza di contratto con l’ASP di Reggio Calabria solo in favore di utenti gravi e gravissimi) e socio assistenziali (per conto dei comuni capofila di 11 ambiti territoriali della Calabria) svolte in collaborazione con i nostri soci;

– dall’avvio delle procedure di accreditamento con l’ASP di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone;

– dalle importanti collaborazioni con la TIMI Vivisol (ADI respiratoria) e l’lstituto Sant’Anna di Crotone (in favore di pazienti neurologici assistiti a domicilio con il progetto Oberon);

– dal potenziamento dei servizi di assistenza scolastica agli alunni disabili nei comuni di Taurianova, Melito Porto Salvo e Crotone.

Oggi continuiamo a mantenere un profondo radicamento sul territorio calabrese grazie anche all’impegno importante portato avanti con responsabilità e passione:

– nei servizi educativi attraverso i progetti Rizoma – Energie di comunità per contrastare la povertà educativa e Giochiamo a crescere per lo sviluppo di metodiche educative nell’area infanzia, entrambi sostenuti dall’impresa sociale Con i Bambini;

– nei servizi di inclusione sociale lavorativa attraverso i progetti INCIPIT con l’associazione “Piccola Opera Papa Giovanni” rivolto a donne vittime di tratta, Progetto PUOI con il Consorzio Idea Lavoro per i titolari di protezione internazionale e umanitaria e i progetti ormai conclusi Lavoro di squadra con Action Aid e RESTART con il Comune di Reggio Calabria in favore di adolescenti e giovani NEET.

Tra le sfide alle quali vogliamo rispondere con azioni concrete e con idee anche l’avvio di nuovi modelli di welfare: lo sviluppo di comunità attraverso il percorso sperimentale di sviluppo di comunità nel quartiere di Pellaro e l’attivazione della prima esperienza di welfare di comunità a Reggio Calabria attraverso il progetto Impronte a Sud – Welfare Lab, entrambi sostenuti da Fondazione con il SUD.

Durante la discussione all’interno dell’Assemblea abbiamo rimesso al centro dei nostri obiettivi questioni fondamentali: dal contrasto alla povertà alla salute per tutti, dalla crescita del capitale umano alla qualità degli ambienti di vita delle comunità. Ma anche l’avvio di servizi di prossimità alle famiglie, alle persone svantaggiate, l’attività di economia sociale attraverso il progetto della Bottega equosolidale “Liberi per Natura”, l’avvio di nuove attività di agricoltura sociale sui terreni confiscati di Placanica e Rosarno in provincia di Reggio Calabria al fine di favorire l’inserimento lavorativo delle persone più fragili e svantaggiate.

Abbiamo poi proceduto con la nomina di Federica Roccisano della cooperativa HERMES 4.0 quale nuovo consigliere del CdA e reintegrato il comitato dei garanti con la nomina di Daniela Rossi della cooperativa CISME. Abbiamo concluso l’assemblea con la verifica intermedia del Piano strategico e l’impegno di organizzare a breve un nuovo incontro per analizzare i possibili scenari rispetto agli obiettivi stabiliti nel Piano, riflettere su come potenziare l’inserimento lavorativo in favore delle persone svantaggiate.

L’assemblea è stata anche l’occasione per festeggiare insieme a tutti i soci il traguardo importante della cooperativa CISME per i suoi 40 anni.

Qui altre foto su come è andata:

 

Gli attivatori di comunità in giro per Pellaro

Percorso di sviluppo sociale di comunità a Pellaro di Reggio Calabria

Da qualche mese stiamo lavorando alla costruzione di un percorso di sviluppo sociale di comunità.

Il percorso si fonda sull’idea di sviluppare la comunità nel quartiere periferico di Pellaro a Reggio Calabria.

 

Mappa di Pellaro - Reggio Calabria (ph. web)

Mappa di Pellaro – Reggio Calabria (ph. web)

Con questo percorso vogliamo conoscere la comunità di Pellaro, osservarla, ascoltarla attraverso le persone che la vivono. Raccogliere le idee, i desideri, i bisogni dei suoi cittadini per partecipare dentro la loro comunità, farne parte. Vogliamo aiutare la comunità di Pellaro a riflettere su se stessa, migliorare la sua consapevolezza in relazione ai propri bisogni e problemi. Attivare un processo di sviluppo sociale di comunità per costruire i presupposti dello sviluppo sociale ed economico del territorio. Dove per sviluppo di comunità intendiamo la capacità di incrementare le relazioni umani e sociali, le risorse economiche ed ambientali, il capitale sociale e la coesione sociale di una comunità territoriale.

Crediamo che le persone hanno in sé e nella loro comunità le risorse per produrre cambiamento. Che occorre restituire loro protagonismo. Che la comunità ha la possibilità di sviluppare capacità e competenze per affrontare i propri problemi senza attivare processi esterni.

Siamo convinti che lo sviluppo sociale di comunità sia connesso col cambiamento culturale e che non ci può essere sviluppo senza il coinvolgimento e la concreta partecipazione dei cittadini e di tutti gli attori di quella comunità, pubblici e imprenditoriali.

Nei mesi scorsi abbiamo formato un gruppo di giovani attivatori di comunità  che stanno studiando, ascoltando, osservando la comunità di Pellaro, entrando in relazione con i suoi cittadini. Stanno utilizzando lo strumento dell’ascolto e osservazione partecipante, coinvolgendo le persone del posto attraverso interviste con una presenza continuativa nel territorio. 

Formazione attivatori di comunità - I Sessione

Formazione attivatori di comunità con Andrea Volterrani e Luciano Squillaci – I Sessione

Sviluppo sociale di comunità: unico modello di sviluppo possibile. In che senso.

Lo sviluppo sociale di comunità che vogliamo avviare è un’idea innovativa, fortemente sperimentale perché diversa dall’idea di sviluppo locale comunemente inteso. Diversa perchè si tratta di:

– un percorso che a differenza della “progettazione classica” non ha l’obiettivo, perchè l’obiettivo è lo sviluppo della comunità stessa;

– un nuovo modello di sviluppo della comunità che parte dalle relazioni, dalle persone, uomini e donne presenti nel territorio e non dal territorio nel senso di area geografica in quanto tale. In questo nuovo approccio la comunità diventa protagonista e non più semplice destinataria di quegli interventi in quel territorio. La comunità propone le proprie idee, i propri sogni, ci dice di cosa ha bisogno e quindi l’attività da realizzare. Cambia anche il rapporto tra ente del terzo settore e comunità di appartenenza che diviene circolare, nel senso che l’ente del terzo settore non è più soggetto terzo, facilitatore o protagonista di un processo, ma co-protagonista in quanto elemento della stessa comunità.

– un processo di sviluppo di comunità che non ha un inizio e una fine, perchè ridefiniamo gli obiettivi nel rispetto della volontà, delle idee e scelte della comunità. In questo senso l’attivazione della comunità è un processo circolare ed è una continua attivazione di empowerment e capitale sociale che produce cambiamento e rimette in circolo empowerment e capitale. L’idea è mettere in piedi un processo virtuoso, circolare, continuo e costante, cioè di consapevolezza e relazione della comunità.

un cambiamento culturale della comunità territoriale, quale premessa della coesione e dello sviluppo sociale e, quindi, anche dello sviluppo economico. Pensiamo che solo costruendo una diversa cultura all’interno del territorio si pongono le basi per il cambiamento.

 

Crediamo che avviare un percorso di sviluppo di comunità in un quartiere periferico come Pellaro possa attivare un percorso culturale di cambio del paradigma. Attivare un modello di sviluppo che metta in discussione l’approccio di comunità al quale siamo abituati. Un approccio  che si discosta dalle politiche di sviluppo del Mezzogiorno, che possa favorire uno sviluppo duraturo della comunità.

In questo senso riteniamo che questo sia l’unico modello di sviluppo possibile. Ci crediamo fortemente!

Via Possidonea

Impronte a Sud – Welfare Lab. Welfare di comunità a Reggio Calabria

Vogliamo avviare la prima esperienza di welfare di comunità a Reggio Calabria.

Con il progetto Impronte a Sud – Welfare Lab vogliamo restituire alla città uno spazio aperto, in cui tutti i cittadini possono essere attori di una comunità attiva e solidale e non solo destinatari di servizi. Con il progetto sostenuto da Fondazione con il SUD prevediamo la ristrutturazione dell’immobile confiscato di Via Possidonea 53, edificio di proprietà di Gioacchino Campolo, noto come il “re dei videopoker”.

Il bene consegnatoci nel 2017 dalla Città metropolitana di Reggio Calabria  mediante procedura di evidenza pubblica si trova nel centro di Reggio Calabria.

Vogliamo che l’immobile ristrutturato diventi uno spazio comune dove le famiglie, persone svantaggiate, aziende possono trovare:

  • uno sportello informativo e di orientamento al lavoro e formazione;
  • servizi e attività a sostegno di organizzazioni e imprese per la realizzazione dei processi che concorrono alla responsabilità sociale;
  • un social point per accedere ai servizi socio assistenziali, sociali, sanitari (CAF, patronato, cure domiciliari, sanitarie e sociali, pronto intervento a domicilio per piccole manutenzioni, interventi di riparazione);
  • uno spazio di co-working;
  • servizi di mobilità per anziani, per persone con disabilità.

Intendiamo realizzare un portale per facilitare l’accesso alle prestazioni sanitarie specialistiche e App per le prenotazioni. Vogliamo attivare anche laboratori di ricerca sociale, della mutualità, laboratori di abilità per figure addette alla realizzazione di arredi, alla riparazione di impianti e attrezzature.

Prevediamo di attivare 15 tirocini e 6/8 inserimenti lavorativi, nell’ambito dei lavori di manutenzione domestica e servizi di assistenza alla persona, all’interno di 4 cooperative partner del progetto.

Con il progetto Impronte a Sud – Welfare Lab vogliamo ridare valore ad un luogo in cui le persone possono agire e riconoscersi protagoniste della costruzione di un bene comune.

☀️ Un tempo erano beni di proprietà della mafia, ora si trasformeranno in nuove opportunità per la comunità: centri…

Pubblicato da Fondazione CON IL SUD su Mercoledì 6 novembre 2019

I nostri partner

Nel progetto di Impronte a Sud – Welfare Lab sono nostri partner:

ASSOCIAZIONE CALABRESE DI EPATOLOGIA – ONLUS

ASSOCIAZIONE TERRITORIALE U.N.S.I.C. RC/387

CITTÀ METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA

COMUNE DI REGGIO CALABRIA

CONSORZIO IDEA AGENZIA PER IL LAVORO S.C.S.

FONDAZIONE EBBENE

FONDAZIONE FINANZA ETICA

LA CASA DI MIRYAM COOPERATIVA SOCIALE

LA NOSTRA VALLE

ROSE BLU COOPERATIVA SOCIALE ARL

SOCIAL HUB

SOCIETÀ NAZIONALE DI MUTUO SOCCORSO CESARE POZZO

SOLEINSIEME SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA”

UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA

UNIVERSITÀ PER STRANIERI “DANTE ALIGHIERI”

 

Se vuoi sapere di più leggi anche su L’avvenire di Calabria

Puoi seguire le nostre attività sul blog di Esperienze con il Sud o sulla pagina facebook del progetto Impronte a Sud.

Convocazione assemblea dei soci 18 luglio 2020

Odg: Esame approvazione bilancio consuntivo 2019, ratifica nomina consigliere d’amministrazione e reintegro di un componente effettivo del comitato dei garanti, verifica intermedia Piano strategico Consorzio.

È convocata per sabato 18 LUGLIO 2020 alle ore 9.30 l’assemblea dei soci del nostro Consorzio.

L’assemblea si svolgerà presso il Parco Ecolandia in località Arghillà di Reggio Calabria in seconda convocazione ed avrà il seguente ordine del giorno:

  • Esame e approvazione del bilancio consuntivo 2019 e dei documenti collegati (nota integrativa, relazione del revisore, relazione sulla gestione);
  • Ratifica nomina consigliere d’amministrazione e reintegro di un componente effettivo del comitato dei garanti;
  • Verifica intermedia inerente al Piano Strategico del Consorzio.

Maggiori dettagli  sulle regole di votazione e di costituzione in assemblea sono consultabili qui.

Convocazione Assemblea dei soci e modulo di delega

lavorare insieme

La sentenza 131/2020 della Corte sui rapporti tra Terzo settore e PA. Cosa ne pensiamo noi

Terzo settore e PA. Come lavorare insieme. Ce lo dice la Corte Costituzionale nella sentenza 131/2020. Ed anche in Calabria non possiamo che esultare.

La Corte Costituzionale, con la sentenza 131/2020, riafferma il valore costituzionale del Terzo settore nei rapporti con la PA. E noi non possiamo che esultare. La Corte fornisce un importantissimo approfondimento sull’ art. 55 del Codice del Terzo settore, una delle norme più innovative e qualificanti del Codice. Più precisamente stabilisce che

  • il rapporto che si instaura tra la Pubblica Amministrazione e il Terzo settore è di collaborazione, alternativo a quello del profitto e del mercato;
  • la Pubblica Amministrazione e gli Enti del Terzo settore hanno la medesime finalità di “perseguire il bene comune”;
  • la co-programmazione e la co-progettazione sono gli strumenti con cui gli enti pubblici e gli ETS possono lavorare insieme per perseguire un obiettivo comune, l’interesse generale della comunità.

La sentenza conferma le solide ragioni che ispirano da anni il nostro impegno nei rapporti con gli enti pubblici in un’ottica di collaborazione e sinergia. Co-programmazione e co-progettazione sono gli strumenti che l’art 55 del Codice del Terzo Settore prevede per il coinvolgimento degli ETS nelle politiche pubbliche del paese. E che nell’attività del terzo settore non sono termini nuovi, perchè già previsti dalla L. 328/2000 sulle politiche sociali.

Questa sentenza della Corte giunge puntuale rispetto a un periodo storico in cui in Calabria gli Enti del Terzo settore continuano a non essere “coinvolti attivamente”dagli enti pubblici. Dai Comuni che rinunciano ai servizi dell’Home Care Premium senza consultarci o informarci. Dalla Regione che decide di non attuare – a vent’anni di distanza – la L. 328/2000, legge nazionale di riforma del settore Politiche Sociali e lo decide senza considerarci. E dalle ASP che continuano a non coinvolgerci nell’esercizio dei servizi di cure domiciliari in favore delle persone non autosufficienti.

Oggi la sentenza 131/2020 ci fa sperare che co-programmazione e co-progettazione siano davvero le parole del presente anche per il Terzo Settore in Calabria. Che un giorno potremo anche noi “sederci intorno ad un tavolo” con la Regione, i comuni, le aziende sanitarie, le organizzazioni sindacali, partecipare  ad una programmazione congiunta, definire insieme gli interventi necessari e concreti di sostegno a favore della comunità.

Benvenuta sentenza 131/2020!